#1, l'Egomirato.L'anima della festa. Uno di cui senti la mancanza tanto quanto senti la presenza. La caratteristica di questo esemplare è che arriva sempre prima di te. Magari è già lì da tempo; forse è lì da sempre. Si dilunga in articolati discorsi trasversali, preferendo alcune dimensioni dello scibile quali la meteorologia, i malanni, l'idolatria (o l'anti-idolatria) politica e le proprie sventure. Essendo colui che direziona l'andamento degli scambi comunicativi, diventa difficile dirottare il focus su altri argomenti come per esempio non so, il silenzio. L'Egomirato ha solitamente un'età che permette lui di aver visto e sperimentato parecchio, senza per questo lasciar intendere che i propri contenuti siano anche sostanza oltre che forma.
#2, il Fatalista.Un maestro nell'arte di volgere tutto in chiave negativa, sfrutta la lungaggine dell'Egomirato nel tentativo di far emergere tout court la propria visione della realtà. Spesso polemico, talvolta remissivo, permette all'emozionalità di soggiogarlo in vari modi: borbotta, si mangia i finali di frase, cerca ripetute conferme e rimugina prima di proferire parola. Pensa e ripensa. In questi termini, per esempio, l'Ipocondriaco risulta esserne una mera sottocategoria: il Fatalista dei sintomi, tanto per capire. Il nostro esemplare è vigile ed attento a cogliere ogni possibilità di manifestare il proprio disappunto rispetto a qualsivoglia questione, nell'augurio di scovare un suo pari. Un profilo sobrio è ciò che lo contraddistingue ed una tempra altalenante ciò che lo caratterizza.
#3, il Bendisposto.Tipico esemplare da branco, sebbene non ami competere per il territorio. Lui preferisce cooperare. Seduto placido al proprio posto, ha occhi ed orecchie ovunque, pur distogliendo a fatica l'attenzione dal ninnolo elettronico che tiene tra le mani. Si riconosce perché è il solo che non si prende il disturbo di dissentire; ha insieme caldo e freddo, non sa ben dire se sia lì per una ricetta oppure per una diagnosi, è sia di destra che di sinistra che apolitico, partecipa commosso alla malasorte dell'Egomirato esasperando convinto i turbamenti del Fatalista. E' quello che puoi convincere a fare il lavoro sporco per conto tuo, quello che si prende le colpe, quello che è troppo impegnato ad essere distratto. Di positivo ha che non bisticcia con nessuno.
#4, l'Esonerato.L'esemplare che non sarai nemmeno una volta, pur essendo un ruolo contagioso che osservi passare di mano in mano. L'Esonerato è colui che possiede il privilegio di aggirare l'attesa esibendo la carta del "devo solo ritirare" un qualcosa. Si pone alla stregua dell'ometto che si presenta alla cassa del supermercato con in mano un Derby Blue mentre tu gli stai davanti con il carrello da spesa bimestrale. Cosa fai? Lo lasci passare. Poi magari ti accorgi che aveva accuratamente nascosto un cestino da qualche parte e che, come spesso capita, hai sottovalutato il potenziale Esonerato che risiede il lui. Il profilo rimane incerto poiché di elementi cronici, di Esonerati di tratto, a quanto pare, ve ne sono pochi. Per l'Esonerato di stato, recuperabile, è ancora possibile chiudere un occhio.
#5, l'Instancabile.Al pari dell'alcol o della musica in ogni party che sia tale. Anche laddove ti capitasse di andare dal medico una volta a quinquennio lo troveresti in attesa, magari persino accasciato sulla medesima sedia. A tratti, potrebbe essere confuso con l'Egomirato; del resto, conosce tutti ed interagisce con chiunque. A differenziarli, però, è il fatto che l'Instancabile sembra aver appreso i propri argomenti a memoria e non faccia altro che ripeterli a ruota, come d'abitudine. Non manifesta lo slancio entusiastico tipico dell'Egomirato. Pensandoci bene, potrebbe esserne l'evoluzione. Se possiedi poche misere certezze, la vicinanza di questo esemplare non dovrebbe che infonderti speranza. Così immutabile, confortante ed appagato per aver trovato il proprio posto nel mondo.
#6, quello che sta fuori dalla porta.Senza dubbio, il mio preferito. Il tempo di arrivare, chiedere chi sia l'ultimo e ricapitolare fuori. Che si ghiacci oppure arrostisca non importa; uscirebbe anche se subito dopo fosse il suo turno. Non si capisce cosa di preciso lo urti e perché non riesca a convivere con il circostante, se siano le persone oppure le pareti ad infastidirlo, se sia una questione di vena alternativa, di umore, abitudine o propensione. Di certo, intuisci che sta pensando al modo migliore per sopprimere l'Egomirato e che, se mai lo trovasse, non avrebbe alcuna titubanza a condividerlo con te. E' un esemplare dai modi garbati, uno dei pochi che saluta sia all'inizio che alla fine del suo breve viaggio. Uno a cui la parola "soglia" evoca intense e piacevoli rimembranze.
Per concludere, credo che andare dal dottore sia diventato un po' come andare a teatro: ci si va per un reale bisogno e per ascoltare buona musica, oppure per fare a gara di problemi ed aspettare l'intermezzo per bersi un drink nella hall.